domenica 31 luglio 2011

Gli ex delle forze speciali che diventano scrittori: puó accadere anche in Italia?

La pubblicitá dei libri di McNab anche
sui cartelloni delle stazioni di Londra
Andy McNab e' il nome fittizio di un ex militare di un corpo d'elite tra i piú famosi e rispettati al mondo: lo Special Air Service (SAS) britannico.

Gli uomini del SAS, essendo la Gran Bretagna una nazione che ha dominato mezzo globo per secoli, fin dal secondo dopoguerra sono stati impiegati in missioni piú o meno segrete in zone d'influenza britannica in mezzo mondo.

Naturale che queste missioni siano spesso operazioni alla 007, anche letteralmente visto che a coordinare i SAS spesso c'é l'MI6, il servizio segreto di contro-spionaggio Britannico dove "lavora" James Bond.

Insomma, operazioni da romanzo solo che tra i SAS non si vede di buon occhio chi, una volta tornato a vita civile (sebbene in molti optino per fare il "contractor"), metta nero su bianco i dettagli delle avventure internazionali dei commandos.

Andy McNab é una delle eccezioni. Il suo primo romanzo, Bravo Two Zero, ispirato da una missione cui lui partecipo' in prima persona e per la quale ricevette una medaglia al valore, riscosse cosí tanto successo di pubblico che i comandi militari decisero di fare un'eccezione alla regola concedendogli di scrivere sulle avventure dei SAS purché la bozza sia letta prima dagli addetti dell'MoD, il Ministero della Difesa. L'MoD si premura di verificare che non vengano esposti troppi dettagli sensibili ma la trama non viene alterata.

McNab é ora uno scrittore milionario che vende centinaia di migliaia di romanzi sempre basati su avventure vere dell'elite militare britannica. I romanzi sono anche tradotti in italiano ma a differenza della Gran Bretagna e dei paesi anglosassoni in genere, qui é un genere decisamente minore e poi manca la figura dell'acquirente britannico che ha uno smisurato orgoglio per le sue forze armate.

Il punto é che ora, i militari italiani partecipano a sempre piú missioni all'estero e mentre la maggior parte degli uomini sono impegnati in azioni di mantenimento della pace, ricostruzione, sminamento, vaccinazioni, cure e supporto a popolazioni locali, le truppe speciali, i "Comsubin", il "Col Moschin", il 17º Stormo incursori e, in modo minore il GIS, sono impiegate in operazioni segrete.

Ad esempio in Libia, l'acquisizione di obiettivi per bombardamenti aerei della NATO o l'addestramento dei "ribelli" o la consegna sul territorio in guerra di armi ai "ribelli". Tutte operazioni che non appaiono sui giornali ma che con molta probabilitá stanno accadendo.

Fra qualche anno, a qualche nostro militare potrá venire l'idea di diventare un novello McNab italiano. Il problema peró é che in Italia questo tipo di avventure non piacciono al grande pubblico e la celebrazione dell'operazione militare non funziona giá dall'epoca delle marcette con i fucili di legno dei Balilla del sabato fascista.

Resta comunque la curiositá di vedere cosa accadrá in futuro. Nel frattempo, i nostri militari dispiegati segretamente in qualche parte remota del globo, prendono appunti nei loro taccuini...

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