sabato 3 novembre 2012

Col "Tablet" a scuola? Ovvero, una pastiglia per il mal di pancia

Quando si inaugurano nuove aule nelle scuole arrivano frotte di senatori-onorevoli-consiglieri-regionali-provinciali-e-potentissimi-assessori-non-eletti-ma-che-a-fine-mandato-prenderanno-il vitalizio che con microfono in mano fanno dei bellissimi gargarismi pieni di retorica. Il che, oltre a far annuire continuamente i direttori bisognosi di far carriera-con-l'immancabile-appoggio-politico, annoiano i poveri bimbi costretti a star li ad ascoltarli per due ore e irritano gli osservatori pragmatici.

Qui a Morsano l'irritazione é allo stato endemico. 

Il quadretto di cui sopra é il sunto di un evento avvenuto in zona. Peccato che mentre si inauguravano le strutture, gli irritati sapessero che giá da due anni non erano stati attivati dei corsi per i bambini perché non c'erano soldi. E che cazzo ti esalti tanto per delle aule nuove se poi non le puoi usare? E sorvoliamo pure sulla colletta tra genitori per le risme di carta per la fotocopiatrice. 

Dottore, mio figlio a scuola lo vedo indietro rispetto
agli scolari Danesi. Potrebbe prescrivermi un tablet
In questo clima di "inaugurazionismo" a mo' di "mucche di Mussolini" (quelle che si spostavano da una fattoria all'altra prima della visita del ducione per far vedere che ovunque c'era benessere) cadono dal cielo le perle didattiche quotidiane.

La perla di oggi é "Scuola, l'ultima rivoluzione così si studierà solo su ebook" - Stop alla carta e gli istituti daranno in prestito i tablet. L'obiettivo: far risparmiare. Ogni anno la spesa per i manuali equivale al 20 per cento di tutto il mercato editoriale"che segue di pochi giorni "La matematica sull'iPad é come un videogame" - Dentro l'aula dove i tablet sostituiscono i libri. 

Al di lá del fatto che, ad essere cinici, si potrebbe obiettare che in Italia per ogni euro risparmiato in carta stampata sta sicuro che ci saranno almeno 2 euro da pagare tra cassaintegrazione e assegni di disoccupazione per grafici, tipografi e addetti alla distributione di libri scolastici cartacei colpiti dal 20% in meno di introiti. Resta che un sistema che non ha soldi per attivare corsi (d'informatica) e lascia aule nuove inutilizzate, difficilmente puó avere la spinta innovativa richiesta dall'adozione in massa di un "Tablet" per ogni studente.  

Va da se che entro qualche anno (3,5,10?) i giornali cartacei e i libri cartacei diventeranno una sparuta minoranza verso quello che sará disponibile in formato digitale.  Ovviamente gli USA, Gran Bretagna, la Svizzera, i paesi Nordici guideranno la rivoluzione digitale e noi a Morsano ci arriveremo molto dopo (sebbene sempre prima di quelli lá del Paese Vicino). 

L'inesorabile trend é giá in moto: 
  • Amazon UK da tempo vende piú libri digitali che cartacei, che rende disponibili anche su un proprio lettore (Kindle
  • i maggiori giornali italiani hanno tre volte piú visitatori online che vendite cartacee 
  • la rivista Newsweek, dopo 80 anni di stampa tradizionale, dal prossimo anno sará disponibile solo in formato digitale. 
  • Negli USA giá ci sono librerie che sono fallite (es. Borders Group che era il secondo gruppo americano) a causa della concorrenza sia dei rivenditori online che della crescita esponenziale del formato digitale
Peró qui c'é da fare i conti con la realtá: se si chiede ai genitori ed alla scuola di usare l'email almeno per le comunicazioni di routine, c'é la rivoluzione del "non ce l'ho l'email", "ce l'ho ma il computer é rotto", "preferiamo i bigliettini nel diario dei bimbi perché s'é sempre fatto cosí". 

Ma con questo tipo di mentalitá e stato delle cose, il "Sistema" come fa a dialogare costruttivamente con gli scolari-digitali-nativi che ora sono alle scuole elementari-medie-superiori? 

Inoltre, se non c'hanno neppure i soldi per piangere, di che "Tablet" stiamo parlando? Di quelle due o tre sperimentazioni che stanno facendo in un paio di scuole italiane? O delle scuole private dei figli di papá che di "Tablet" ne hanno giá tre a casa?  

L'informatica e internet all'umanitá hanno dato molto dal punto di vista didattico (ad esempio Youporn ha insegnato ad usare il mouse con la mano sinistra a milioni di noi) peró da qui a far articoloni sulle rivoluzioni digital-copernicane della scuola italiana ce ne passa. Alle elementari siamo ancora competitivi su scala internazionale ma dalle medie in poi, dio ce ne scampi e liberi. Tra un po' anche le elementari saranno risucchiate dalla voragine della mediocritá (tanto basta spiegare ai bimbi che studiare non serve, bastano le raccomandazioni della politica per vivere bene). 

A meno che, non si stia parlando di "tablet" nel senso farmaceutico della lingua inglese, ovvero di "pastiglia". Ecco, di fronte ad annunci su ebook a scuola e ad inaugurazionismi vari, una pastiglietta contro il mal di stomaco ci sta tutta. 

6 commenti:

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

05.11.12 07:32:18 Comando generale arma dei carabinieri Italia xxx.xxx.xxx.xxx Chrome 22 Windows 7

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

05.11.12 08:07:05 ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE public subnet Italia xxx.xxx.xxx.xxx Firefox 11.x Windows 7

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

05.11.12 09:03:44 Secondo mona spa Italia xxx.xxx.xxx.xxx Explorer 8 Windows 7

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

Complimenti al nome dell'azienda di cui sopra... :-)

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

05.11.12 09:44:04 Ministero dell'Interno Italia xxx.xxx.xxx.xxx Chrome 21 Windows XP

Mazzini ha detto...

che scopo hanno le aule di informatica se ti poi portare un tablet connesso al wifi in classe?

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