domenica 30 marzo 2014

What's up Morsan? Auto Blu

Grazie alla segnalazione di un lettore abbiamo capito che nella lingua inglese esiste un neologismo italiano che vale la pena segnalare. Tutto nasce da questa frase pubblicata dal giornale britannico "The Indipendent" il quale introduce ai suoi lettori la notizia della vendita su eBay delle auto di rappresentanza di Palazzo Chigi:
The government of Italy’s new Prime Minister Matteo Renzi is selling-off its luxury cars on eBay to cut costs and satisfy public demand for an end to extravagance. In the first wave of sell-offs, there will be 170 of the much loathed “auto blu”, the ubiquitous dark blue executive saloons used to ferry thousands of state officials to work – and in some cases to the shops or the theatre.
[...] Announcing plans for the car sale at a cabinet meeting, Mr Renzi said: “Selling off the auto blu is particularly significant for the change in the relationship between government and citizens that it signifies.”
[...] But there’s a long way to go. There are around 60,000 auto blu in Italy, underlining how these chauffeured cars appear to be at the disposal of every tin-pot public official. In comparison, the UK has around 200 chauffeured cars permanently at the disposal of state officials.  

Illuminante l'ultimo commento in cui si sottolinea come in Italia ci siano 60.000 auto blu mentre in Gran Bretagna ce ne siano solo 200... e continua con "sottolineando che in Italia un'auto sia a disposizione di un qualsiasi capetto con funzioni pubbliche"

Resta, che per indicare delle auto per servizio di rappresentanza, anzichè usare solo l'espressione inglese (di chiara origine francese "chauffeured cars", ha usato "auto blu" per indicare esattamente quello che evoca nella lingua italiana moderna "abuso motorizzato di denaro pubblico". 



venerdì 28 marzo 2014

Autoblu presidenziali a Morsano?

Anni fa si rideva sotto i baffi quando si vedeva qualche amministratore locale girare con l'auto personale, di solito una berlinetta, immancabilmente di colore blu scuro. La cosa non era rara e faceva parte del lungo strascicco di ex poveri, figli di contadini, assurti ad una vita da standard oggi considerati "occidentali" che ambiva a somigliare ai "dott. comm. prof. on." che sedevano sugli scranni importanti della società.

A loro volta, pure i "dott. comm. prof. on." erano figli della mentalità nazional popolare dove la medaglia sul petto era un tesoro da mostrare in pubblico per darsi un tono. Una di queste medaglie era l' "autoblu" con autista. Insomma, lo status simbol de noantri.

Memorabili le storie di sindacalisti apparentemente duri e casti (gioco di parole) che girano con scorta dei carabinieri (!!!) e autoblu e magari in alcune occasioni si fan venire a prendere un chilometro prima della manifestazione da un collaboratore in Panda per fare poi un'entrata proletaria tra i poveracci che han perso il lavoro.

L'auto con autista ha pienamente senso quando la carica che si ricopre richiede continui spostamenti istituzionali ed ha pienamente senso per le cariche altissime delle Istituzioni quando si tratta di incarichi di alta rappresentanza o per ragioni di sicurezza (es. magistrati antimafia). In tutti gli altri casi (es. rettore di università) è un vezzo da provinciali o se vogliamo l'equivalente della siura che si mette la pelliccia per andar a comprare la caciotta nel negozio del paese.

In italia, dove la moglie di un presidente (della squadra di calcio o di qualsiasi cosa) è chiamata presidentessa e un ex onorevole lo si continua a chiamare onorevole o un laureato con la triennale lo si chiama dottore (e pure uno con la laurea magistrale lo si chiama dottore, cosa solo italiana), ovviamente i benefici delle autoblu si estendono pure alle segretarie dei potentelli e non è stato raro vederle sfrecciare pure qui in zona (PS grazie ai lettori per le segnalazioni). 

Mark Zuckenberg non gira in autoblu come pure i professionisti con incarichi importanti che incroci in bicicletta o, crepi l'avarizia, in taxi nelle città trendy del mondo. I nostri blogger quando girano a Silicon Valley o nei business parks di superaziende si prendono l'auto a noleggio oppure, quando gli spostamenti son lunghi, con UBER si fan arrivare un'auto guidata da un autista a buon prezzo. Insomma, salvi i casi di cui sopra, avere un'autoblu è roba da parvenù (fa pure rima) e fa ridere i polli come avere la berlinetta blu negli anni Ottanta.

Ma la musica nell'Italietta non cambia così, notizia dell'altro giorno in "Vaticano, la casta dei politici va a messa da Papa Francesco in auto blu" Tra i 518 parlamentari e autorità di vario genere presenti alla funzione religiosa celebrata dal Pontefice a San Pietro (il quale ha attaccato la corruzione), in molti si son presentati in auto d'ordinanza (pure per spostarsi dentro Roma la sobrietà non esiste). Si ricorda che a Londra si vede spessissimo il primo ministro in metropolitana o a piedi, tu e io possiamo tranquillamente incrociarlo a Pall Mall. Sarà che si guida dalla parte sbagliata della strada? Pure il sindaco di Londra gira in bici.

Ad ogni modo, a Morsano c'è trepidazione. Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, detto il Rottamatore, detto Renzie, detto "El bomba", ha messo in vendita con un "venghino signori, venghino" un lotto di autoblu della Presidenza del Consiglio. La vendita è operativa da oggi su eBay.

C'è ora la suspance di vedere se qualcuno in zona prenderà la macchina al balzo e vedremo così un'autoblu presidenziale girare in paese per grande gioia del guidatore, degli amici al bar e del Matteo nazionale. 


mercoledì 26 marzo 2014

Spritz Indipendence Day: del #plebiscitofriulano


Dopo i 2 milioni di votanti al referendum per l'indipendenza del Veneto nè scattata l'iniziativa per il #plebiscitofriulano.

Ci son solo 4/5 regioni su 20 che sono contributori netti nei confronti dello Stato centrale il quale poi redistribuisce alle 20 regioni con un occhio di riguardo per alcune entità territoriali che ricevono molto di più di quanto danno (vedi Numeri Utili: Abitanti e Bilancio delle Regioni Italiane - 2007).
Il caso del Friuli Venezia Giulia è particolare perchè la differenza tra quanto dato e quanto ricevuto dallo Stato centrale è grossomodo in pareggio (riceve poco più di più di quanto dà). Il che ne fa un caso più unico che raro in Italia. 

Tecnicamente ad essere incazzati contro lo Stato centrale dovrebbero essere le regioni che più danno rispetto a quelle che ricevono. Nella realtà son più le regioni produttive del Nord ad essere incazzate e tra queste il Veneto. Si suppone che le regioni sussidiarizzate come Valle d'Aosta e Trentino AA abbiano poco interesse a protestare se non su base linguistica ed etnica. Su questo fronte potrebbe basarsi la fronta anti stato centralista del Friuli storico.

Così nasce il gruppo a favore di un referendum, una sorta di plebiscito alla rovescia rispetto a quello più o meno farlocco del 1866.

Su Facebook c'è già il gruppo per il Referendum per l'Indipendenza del Friuli e un sito internet http://www.plebiscitofriulano.eu che sarà presentato il giorno della festa del Friuli, il 3 Aprile. 

Così il bar morsanico s'è diviso tra...
  •  chi ritiene che i Friulani siano abituati troppo bene con i benefici dello Statuto Speciale che di fatto ha "comprato" la loro tacita sottomissione a Roma a suon di posti occupazionali in enti regionali, contributi per la casa e fondi disponibili per cose che in Veneto si sognano;
  • e chi ritiene che i Friulani siano stufi di dover chinare la testa e contare come il 2 di picche in una Repubblica che neppure sa dove sia questa regione salvo ammorbarla con burocrazia e tasse mai viste nella vicina Austria Felix.
...e il dibattito continua 

What's up Morsan? Brainswarming

In generale questa è roba per pochi ma nello specifico morsanese è roba per i più. I lettori della Harvard Business review (appunto pochi nella società generale, moltissimi nel villaggio di Morsano di Strada) hanno recentemente letto l'articolo sul Brainswarming.

In pratica con il termine "Brainswarming" si indica un "brainstorming" fatto scrivendo anzichè discutendo a voce.


Morsan of Road, always a step ahead. 

martedì 25 marzo 2014

LIBERTA' DI ESPRESSIONE E NUOVE TECNOLOGIE FRA STAMPA E BLOG

Giriamo un invito giunto al nostro blog che estendiamo volentieri ai lettori...


La S.V. è cortesemente invitata a partecipare al dibattito pubblico:
LIBERTA' DI ESPRESSIONE E NUOVE TECNOLOGIE FRA STAMPA E BLOG
Venerdì 28 marzo ore 18:00
Cinema Visionario - Via Asquini - Udine
RELATORI: On. Paolo Coppola
Cristiano Degano, presidente ordine dei giornalisti FVG
Avv. Andrea Castiglione
Piero Villotta, giornalista
Giorgio Jannis
MODERA: Omar Monestier, direttore Messaggero Veneto


lunedì 24 marzo 2014

Numeri Utili: Spesa pensionistica su PIL (2011)


L'Italia è la nazione che spende di più per le pensioni rapportando la spesa al PIL: ben il 15%.

La differenza con altre nazioni avanzate è anche nel tipo di spesa dove è lo Stato ad erogare il più della spesa pensionistica.


sabato 22 marzo 2014

Spritz Dead Branches: la terra dei fumi e il dramma del divieto di bruciare le ramaglie

Ergastolo e fustigazione su pubblica piazza
Roberto Saviano ha reso tristemente nota la vicenda legata alla Terra dei Fuochi ovvero quella zona della Regione Campania dove sono state sversate illegalmente tonnellate su tonnellate di rifiuti tossici dell'industria e dove spesso le immondizie vengono date alle fiamme generando fumi tossici.

Per arginare il fenomeno dei fumi tossici il governo Letta, nel dicembre scorso, approvò un decreto che comporta pene pesanti e di rilevo penale per chi appicca fuochi.

"Il decreto prevede il carcere per chi appicca roghi a cumuli di rifiuti tossici abbandonati. Il testo introduce sanzioni penali ed il reato di combustione illecita di rifiuti con la reclusione da due a cinque anni. La pena aumenta di un terzo “ se i delitti sono commessi nell’ambito dell’attività di un’impresa, o comunque di un’attività organizzata"

Il decreto è stato esteso a tutto il territorio nazionale ed è finito con l'includere pure gli innocui fuochi che tradizionalmente si appiccano alle ramaglie ai bordi dei campi friulani (come da usanza pluricentenaria). L'alternativa è usare camion, i cui motori bruciano gasolio, per trasportare questi rifiuti organici in luoghi di smaltimento. Ovviamente centri che non son stati potenziati per prevedere l'esplosione di ramaglie che confluirebbero lì se non bruciate nei campi.  

Si stanno muovendo i parlamentari friulani e pure la regione FVG per porre rimedio alla cosa con la previsione di deroghe per i piccoli fuochi circoscritti alle ramaglie così come descritto dal Messaggero Veneto in "Fuochi, la Regione studia modifiche". Tuttavia in questo periodo il limbo normativo ha creato diversi problemi alla comunità morsanese.

In primo luogo, sono stati presi d'assalto i contenitori delle ramaglie della raccolta rifiuti speciali comunali per cui, dopo pochi giorni, era impossibile depositare ulteriori ramaglie perchè i cassoni erano pieni. Difatti è da due settimane, dicono i ben informati, che non si può depositare nulla per questo incrementato traffico.

Il nervosismo è palpabile tra la popolazione e tra chi ha un giardino con siepi e roseti da potare. Sembra una questione da poco ma così non è.

In paese il dibattito s'è creato...

- tra chi ritiene che il decreto sia stato esteso a tutto il territorio nazionale per una mossa delle lobby delle energie alternative che hanno trovato l'occasione per spingere la gente a fornire materiale organico da usare per la creazione di energia oltre che ricevere soldi dai comuni per lo smaltimento di questi scarti naturali (un doppio vantaggio a spese delle casse comunali)...

- e chi ritiene che sia il solito vivere fuori dalla realtà dei plurilaureati al governo e dei burocrati ministeriali che non hai mai neppure potato i geranei dei loro balconi...

...e tra una ramaglia incombusta e l'altra, la discussione paesana continua  

LOMBARDIA E TANGENTI




giovedì 20 marzo 2014

Secondo Twitter: La mappa della felicità italiana (Marzo 2014)


Se vedete l'articolo del Corriere: "Le capitali della felicità in Italia? Genova e Cagliari. Ma se Milano avesse il mare…" troverete la mappa della felicità italiana: in giallo le province più felici. Morsano è evidentemente in una provincia felice. 

Sorridete!




Idee Morsaniche: Sponsorizzazioni Aziendali ai Tornei


Non è una cosa nuova nè originale, di fatti lo fanno ovunque da molto tempo ma lo fanno solo per grandi eventi e campionati maggiori, stiamo parlando della sponsorizzazione aziendale che dà il nome ad un torneo. Il fatto è che a livello locale non esiste il "torneo amatori calcio Tizio Srl" oppure "l'open di calcetto Sempronio Snc".

Di converso, non esistono neppure eventi occasionali organizzati proprio dalle aziende tipo il RÖSSL E DUSO OPEN 2014 - sabato 27 Settembre 2014 presso Golf Club Castelfranco Veneto (TV)

A livello locale potrebbero essere dei tornei di calcio, calcetto, l'open di tennis, gare podistiche, tornei di scacchi ecc.

Nuove forme di pubblicità e sponsorizzazione potrebbero prendere anche questa forma incentivando così anche le attività sportive locali.


mercoledì 19 marzo 2014

Idee Morsaniche: se la filiale della banca viene da te

Da tempo in bar si parla di esuberi e cambiamenti radicali in diverse banche, esempio "Unicredit, 14 miliardi di perdite. Piano industriale da 8.500 esuberi", "Da Intesa a Ubi e da Bpm a Mps. Ecco i licenziamenti banca per banca", "Mps, gli esuberi sono 8mila chiudono 550 sportelli", "
Banca Padovana, piano con esuberi" oltre la nota vertenza delle banche locali sfociata con lo "Sciopero Generale Regionale Bcc Friuli Venezia Giulia".

Questo blog ha anche menzionato il fenomeno che lentamente si osserva del "de-branching" cioè della chiusura delle filiali più remote. Il che a livello localissimo ha sempore fatto a pugni con il concetto di raccolta dei risparmi sempre più vicina a dove i risparmi ci sono. La pigrizia del portatore di banconote friulano è arcinota; lo sanno i commercianti dei centri cittadini che da sempre lottano contro le pedonalizzazioni perchè, dicono, se i Briatore de noantri non possono parcheggiare il SUV davanti al negozio, di certo non vanno a fare compere in quel negozio. Stessa cosa per le banche che negli anni Novanta ha iniziato a piazzare filiali in tutti i paesetti evidentemente perchè il risparmiatore non fa volentieri qualche chilometro in auto per andare in banca a depositare o chiedere prestiti. Salvo che chi di soldi ne ha da sempre avuti tanti, un giretto di villeggiatura nell'Austria del segreto bancario scritto nella costituzione, se lo è sempre fatto. 

Il popolo dell'osteria, usando il morsanometro, da anni ha messo sul tavolo il paradosso per cui a Gonars quando c'erano dozzine di manifatture del calzaturiero, in paese c'era un'unica banca, poi, quanto tutti han chiuso le fabbriche, son spuntate altre tre filiali di altrettante banche.  

Negli ultimi tempi una quota della popolazione locale (forse il 10-15%) s'è sempre più abituata alle tecnologie digitali per cui c'è una parte di utenti che usa solo o prevalentemente banche online o comunque i servizi online con poca necessità di passare in una filiale. In alcuni casi, c'è chi fa riferimento al "family banker". Insomma un mondo che sta mutando, anche se relativamente lentamente e ruota attorno alle (costose) filiali. 

Il premio per miglior filiale va alla banca della Mongolia "XAAH BANK" che come si può vedere nell'immaggine qui sotto, tratta dalla loro brochure aziendale, porta letteralmente la filiale nelle steppe. Una sorta di filiale mobile composta da una tenda con padella satellitare per comunicare in tempo reale con la sede centrale. 

Magari un giorno anche i paesini sperduti avranno la loro filiale nella forma di un camper. O forse la cartamoneta sarà di fatto abolita così tutto dovrà avvenire tramite transazioni tracciabili online o via bonifico o via bancomat? Chissà.

Ambiente informale, non serve la cravatta

martedì 18 marzo 2014

What's up Morsan? Assortative Mating

In Inglese, si parla di "assortative mating" quando si vuole indicare la tendenza degli individui a fare coppia con altri individui di simile genotipo e fenotipo. In parole povere, a quella tendenza di fidanzarsi con persone simili per aspetto fisico, per livello culturale, intelligenza, interessi, gruppo sociale ecc.

Il contrario è chiamato "negative assortative mating o disassortative mating" e nella forma più estrema "random mating".

lunedì 17 marzo 2014

Numeri Utili: Stipendi degli Ambasciatori (2014)

Lo stipendio netto degli ambasciatori italiani

- a Londra 21.800 € netti (8.449 € quello tedesco)
- a Parigi 21.000 € netti (8.000 € quello tedesco)
- a Mosca 27.000 € netti (10.000 € quello tedesco)
- a Wahington 24.000 € netti (9.400 € quello tedesco)
- a Tokio 27.000 € netti (10.000 € quello tedesco)
- a Pechino 24.000 € netti (10.000 € quello tedesco)

In media gli ambasciatori itraliani guadagnano il doppio degli ambasciatori tedeschi

Fonte #FocusEconomia di Radio24 puntata del 4 febbraio 2014


domenica 16 marzo 2014

Ottime Nuove: se tutto va bene ci si divide anche fisicamente col Paese Vicino

In paese dicono che la Provincia potrebbe diventare la titolare della strada che collega Morsano a Corgnolo.

Al che il bar s'è sbizzarito in possibili scenari più o meno noti ai soliti noti tra i quali il seguente:

La Provincia mette a posto la strada e crea una bretella che la collega con la Napoleonica al fine di smaltire il traffico pesante che oggi passa in paese.

Questa bretella sarebbe una strada al alta percorrenza che di fatto dividerebbe Morsano e Castions.

Se questo scenario avesse fondamento ci sarebbe di che gioire, il cerchio si chiuderebbe ed oltre alla divisione metafisica tra i due paesi ci sarebbe finalmente anche una barriera fisica.

venerdì 14 marzo 2014

Spritz Food Reinassance: i negozi tradizionali di paese stanno rifiorirendo?

Chiunque passeggi per le "high street", le strade del centro dei villaggi della della Gran Bretagna nota immediatamente che tra un paesino e l'altro la differenza è inesistente: tutti hanno le stesse catene di pub, banche, grandi magazzini e supermercati.

La differenziazione e l'omologazione dei prodotti per decenni sono stati il frutto della colonizzazione culturale del consumo di stampo americano e i negozi indipendenti, il macellaio, il panettiere, il pescivendolo, il vignaiolo, il formaggiaio e via dicendo sono di fatto scomparsi o sono diventati dei "delicatessen" di nicchia per pochi amatori.

Ebbene, parrebbe che questo trend stia cambiando sulla scorta dello "scandalo della carne di cavallo" che ha colpito grosse catene di supermercati in primis britannici portando i sudditi di Sua Maestà a mangiare prodotti pre-confezionati e surgelati che anzichè essere di carne controllata e certificata si erano dimostrati essere dei prodotti con mischiata carne di cavallo di imprecisata provenienza, non destinata al consumo alimentare e per di più data in pasto ad un popolo che per tradiziona alimentare non mangia carne di cavallo!

Da un po' di tempo le "high street" si stanno raffinando e i negozi indipendenti gestiti da imprenditori locali piuttosto che grosse catene esterne, prendono piede e acquistano in popolarità "vedi
"The independent food shops breathing life back into the high street").
A Parigi il carisma e la bontà gastronomica di Cremona

Oltre a questo c'è da aggiungere un fattore socio-culturale che funge da acceleratore al trend. Gli inglesi, non avendo una grossa tradizione enogastronomica si sono specializzati nel giudicare in modo imparziale quella degli altri.

Non è un segreto che tra i migliori esperti di vino al mondo ci siano gli inglesi. Non ha caso sono proprietari di vaste tenute di Champagne in Francia e il Porto è in mano alle tenute portoghesi dei club di Londra. Senza contare poi gli immancabili editoriali sul vino in tutti i maggiori giornali inglesi (Times, Guardian, Telegraph e pure il Financial Times) che sono la bibbia degli appassionati così come lo è Decanter. Le case d'asta londinesi poi ci mettono la ciliegina con le frequenti aste di vini pregiati.

Sul lato del mangiar bene e della riscoperta della nobiltà della cucina in terra d'Albione non sono dei talenti naturali ma sanno come far fruttare questa loro mancanza facendo girare l'economia. Ed è così che Gordon Ramsey, Jamie Oliver, Heston Blumenthal & friends diventano dei Celebrity Chefs con tanto di ristoranti pluristellati e programmi TV dedicati alla cucina che da più di una decade fanno tendenza. Master Chef fiorisce negli studios della TV di Londra anni fa prima che, come molti fenomeni televisivi, diventasse un trend anche in Italia. Così da anni la massaia di Oxford, cresciuta a cibi fritti e verdure bollite, ha appreso l'arte del cucinare prodotti genuini i modo sano, creativo e divertente. Da non dimenticare che pure i francesi recentemente hanno premiato un inglese come miglior conoscitore di formaggi dell'anno "France's top cheesemonger: an English accountant", e il che è tutto dire. 

Mettendo tutto assieme, le aspettative del consumatore medio si sono alzate tanto da far riscoprire i sapori e non solo, anche il rapporto di fiducia con chi fornisce questi sapori: lo spizzicagnolo, il formaggiaio, l'ortolano di fiducia e via dicendo. Ed è questo rapporto di fiducia e le aspettative sui prodotti, genuini, di provenienza certificata, di qualità superiore (magiare meno ma mangiare bene) sta dando nuova vita ai negozi indipendenti gestiti da uno specialista del posto che controlla e garantisce sulla filiera.

Così il bar morsanico si è diviso tra...

- chi dice che è solo una moda temporanea e i negozi locali non possono sopravvivere contro le catene sempre più competitive sul lato prezzo e che il consumatore a lungo andare guarda solo il prezzo
- e chi dice che i negozi di paese hanno un futuro glorioso alle porte perchè i consumatori sono sempre più educatial valore delle origini del cibo e alla qualità del cibo e delle bevande garantite da un rapporto di fiducia che si costruisce con il venditore 

...e il dibattito continua tra una stella Michelen e l'altra

mercoledì 12 marzo 2014

La Morsano che va "Su e Zo" a Venezia


La Morsano dei marciatori e di chi fa sport divertendosi si ritroverá a Venezia per il "su e zo" per i ponti, manifestazione non competitiva che consiste in 12 km di camminata tra i calli di Venezia.

Ci si vede lá.

martedì 11 marzo 2014

Gli Agri-Drones: vedremo mai i droni spruzzare diserbanti sui campi morsanesi?


Gli agricoltori con le tenute piú grandi della zona da decenni fanno ricorso a compagnie specializzate che affittano elicotteri per lo spargimento di sostanze chimiche utili all'agricoltura nei campi molto estesi.

Con l'avvento dei droni ci si chiede quando vedremo passare un drone sopra i campi per spargere qualcosa mentre un agricoltore lo dirige con un joystick comodamente seduto nella plancia di un trattore. 

Questione di tempo? 

...tic-toc, tic-toc



lunedì 10 marzo 2014

Puare Italie: Preistoria con la Privacy

Ci segnalano alcuni morsanici che per iscriversi ad una manifestazione popolare pure grande in una grande città grande e conosciutissima del Nordest (e pure del mondo) si deve andare sul sito dove però poi si è dirottati verso la propria banca per fare un bonifico. Pure se il bonifico lo fai on-line devi comunque trafficare un po'. Al che qualcuno ha fatto notare che è dalla notte dei tempi che in altri paesi OCSE, per qualsiasi manifestazione sportiva o popolare, le iscrizioni si possono fare direttamente sul sito internet della manifestazione con il proprio account PayPal o con le carte di credito, senza dover trafficare con la propria banca.

Soprattutto quando le cifre sono basse, la rottura di coglioni di procedure antiquate stride sullo scroto.

Però, la chicca delle chicche italiche è la mezza pagina di dettagli della normativa sulla privacy (che in altri paesi OCSE non si vede mai).

Quindi sul fronte dei pagamenti simo preistorici ma ci consoliamo con ufficialmente i cazzi nostri tutelati fino al minimo dettaglio (salvo aver i conti correnti monitorati ed accessibili alle agenzie governative) #SeVePiaceCosì

domenica 9 marzo 2014

Friuli per noi: con quell'odore un po' così, quel colore un po' così che abbiamo noi prima di andare in malora

Ci han detto che si discuteva in osteria del video delle Iene sulla Ferriera di Servola, sulle reazioni in regione e sul colore delle acque nei pressi dell'impianto visto dall'alto con Google Maps.



Al che sono state aggiunte due cose sulla zona:

- a Palmanova d'estate quando si dorme con le finestre aperte, ci sono delle notti in cui ci si sveglia per la puzza dell'aria. Di solito è attorno alle 3 di notte e l'odore ricorda quello del gasolio ma è pregnante e rivoltante.
- sorvolando con aerei che atterranno o decollano da Ronchi si passa sopra alcune zone della Bassa. Ebbene diversi canali dell'acqua visti da lassù hanno colori che nulla hanno a che vedere con l'azzurro o il verde. 


venerdì 7 marzo 2014

Numeri Utili: “Neet” in Italia e in FVG (2013)

Tratto da "Realtà Industriale" di Confindustria Udine, marzo 2014.

In Italia il 28,5% dei giovani tra i 15 e i 34 anni non studia, non lavora e non è in un percorso di formazione. Secondo l’Istat gli under 35 in questa condizione nel 3° trimestre del 2013 sono 3,755 milioni. Al Sud la percentuale è del 36,2%, oltre 2 milioni di persone. 

I “Neet” (in inglese “Not in education, employment or training”) tra i 15 e i 34 anni sono aumentati di oltre 300mila unità rispetto al terzo trimestre del 2012 passando da 3,43 milioni a 3,75 milioni toccando la quota record del 28,5% (era 25,8% nel terzo trimestre 2012).

Nella media 2012 i neet under 35 in Italia erano il 25% del totale dei giovani (17,3% la media nell’area euro), percentuale inferiore solo alla Bulgaria e alla Grecia. Nel complesso ci sono quasi 1,2 milioni di Neet tra i 30 e i 34 anni di cui 666.000 al Sud.

Su 3,7 milioni di neet under 35 complessivi ci sono oltre 1,5 milioni di giovani con bassissima scolarità (fino alla licenza media) mentre 1,8 milioni hanno il diploma di maturità e 437.000 hanno nel cassetto una laurea o un titolo post laurea. Le donne neet sono 2.112.000 mentre gli uomini sono 1.643.000.

Dei 3,3 milioni di neet presenti in Italia nel 2012 (la popolazione totale 15-34 anni è di oltre 12milioni e 800mila persone), 42 mila erano nel FVG (29 mila nel 2008), con una percentuale pari al 18% (25% in Italia). Complessivamente i giovani in FVG con età compresa tra 15 e 34 anni sono oltre 230mila.



Numeri Utili: Occupazione (e disoccupazione) giovanile in FVG (2013)

Dati tratti da "Speciale Giovani, Occupazione, Lavoro. Occupazione e disoccupazione giovanile in FVG" di G Pistrin Ufficio Studi Confindustria Udine in Realtà Industriale, Marzo 2014.

Nei primi nove mesi del 2013, lo stock dell’occupazione regionale in FVG si attesta ad un livello di 498mila unità (calo del 4,6% rispetto al 2007).
Dati su elaborazione confindustria Udine marzo 2014

La contrazione occupazionale maggiore riguarda i più giovani (15-24 anni) che vedono scendere di oltre 5 mila unità il relativo stock nel 2012 rispetto al 2011.

Il calo è ancora più marcato se si prendono in considerazione gli anni precedenti: si passa dalle 32.311 unità del 2005, alle 29.619 del 2008, alle 24.092 del 2011 per arrivare alle sole 18.910 del 2012.

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) registra un aumento molto marcato nei primi 3 trimestri del 2013 raggiungendo un valore medio del 25,8% nel Nord-Est, del 32.7% nel Nord Ovest, del 38,8% in Italia per arrivare al 50,4% del Mezzogiorno.

In FVG il tasso nel 2012 era del 30,5%, in forte aumento rispetto al 2011 (20,9%). Notevole il balzo in avanti registrato dall’indicatore per i maschi passato in un anno dal 15,6% al 32%, e superiore per la prima volta a quello femminile (28,4%).

Nel 2005 il tasso in Regione era pari all’10,5%.  Valori ancora più elevati si sono registrati nel 2012 in Provincia di Udine con un tasso del 36,9% (9,3% nel 2005). 

Si precisa che il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati o disoccupati) che in Italia a novembre 2013 è pari al 41,6%.

Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono pertanto esclusi i giovani inattivi,
cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, ad esempio perché impegnati negli studi.

Quindi, in Italia, i disoccupati tra 15 e 24 anni sono 659mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11%.

Non è quindi corretto dire come a volte fanno i mass media, citando il dato del 41,6%, che quasi la metà dei giovani è disoccupato, in quanto bisogna escludere dal calcolo i giovani inattivi (studenti etc) come precisato dall’Istat con il suo comunicato dello scorso 8 gennaio 2013.
Dati su elaborazione confindustria Udine marzo 2014

Dati su elaborazione confindustria Udine marzo 2014

Numeri Utili: Il mercato del Lavoro in Friuli VG (2013)

Pubblicato dal Messaggero Veneto - Febbraio 2014

Dati elaborati da Confindustria Udine - Marzo 2014

Il grosso problema è che il tasso di occupazione è sceso drammaticamente negli ultimi anni e a farne le spese è stato in particolare il settore delle costruzioni.

martedì 4 marzo 2014

Morsano Criminal: Divelto il palo in piazza

Qualche sera fa (vedi Divelto il cartello in p.zza San Pellegrino - Febbraio 2014) s'è scoperto che un palo con le indicazioni di due vie era stato danneggiato. Il fatto risale ad una notte di fine febbraio e ad oggi, 4 marzo 2014, da una attenta osservazione si è notato che i detriti sono ancora lì sul marciapiede intonsi.

Si tratta di parti di un fanale (marca Valeo) e della plastica nera, verosimilmente di un paraurti che ha evidentemente grattato sul muro a ridosso del quale si trovava il palo in questione. 

Ci sono evidenti segni di colore rosso che denotano il colore probabile della vettura. Abbastanza intuitiva la dinamica dell'incidente: il mezzo arrivava verosimilmente da Castions e nell'intento di girare a sinistra alla rotonda (andando quindi in direzione Nord) ha affrontato male la curva allargandosi ed andando sopra il marciapiede grattando la parte anteriore destra dell'auto contro il muro e quindi contro il palo. Non sembrano esserci segni di frenata. 
  • Auto Rossa con versosimilmente paraurti nero oppure paraurti colorato di rosso con anima di plastica nera
  • Fanale anteriore destro "Valeo" 

 





Spritz Real Estate: assicurazione decennale postuma per i costruttori di case

Oggi in bar si parlava di case. Con la crisi dell'edilizia che ha visto un collasso delle costruzioni di nuove case molte imprese sono scomparse. Altre, quelle formate pro-tempore da farmacisti e commercianti benestanti trasformatisi immobiliaristi si son chiuse dopo il periodo di vacche grasse.

Ma quelle che hanno chiuso vi hanno rilasciato la polizza decennale postuma che tuteli il nuovo acquirente dai danni materiali e diretti all'immobile

In base alle vigenti normative, nel caso di vendita di un immobile in costruzione, il costruttore è tenuto a stipulare una polizza decennale postuma che tuteli il nuovo acquirente dai danni materiali e diretti all'immobile, compresi i danni a terzi, derivanti da rovina totale o parziale oppure da gravi difetti costruttivi delle opere, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, manifestatisi successivamente alla stipula del contratto definitivo di compravendita o di assegnazione.

La responsabilità del costruttore per danni causati da un immobile è regolamentata dal decreto legislativo n. 122/2005 e dall’articolo 1669 del codice civile.

Detto questo, si discuteva di quante imprese poi effettivamente all'atto del rogito presentino questa assicurazione al compratore.

Così la diatriba s'è sviluppata tra: 

- chi ritiene che essendo obbligatoria l'assicurazione decennale postuma, i costruttori effettivamente presentano l'assicuarzione al rogito
- e chi invece dice di non aver visto queste assicurazioni e che sia una prassi non rispettata soprattutto da quelle immobiliari che spariscono dopo poco.

...e il dibattito continua 


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lunedì 3 marzo 2014

Dopo Firenze, Milano, Torino, Roma, perchè Buja si e Morsano no?


In paese oggi non si parla d'altro dopo che diversi paesani hanno segnalato la loro partecipazione ad una tappa del tour.

Perchè dopo Firenze, Milano, Torino, Padova, Bergamo, Reggio Emilia, Genova e Roma... Buja si e Morsano no?

#soncose

sabato 1 marzo 2014

Come cambia la comunicazione politica. Anche a livello localissimo.


Ci segnalano che a Gonars girano i volantini per le prossime elezioni comunali di maggio 2014. La cosa interessante è anche il riferimento ad una pagina Facebook e a un numero di cell per i contatti con WhatsApp.

Avevamo già constatato che le reti socaili ("Social network") raggiungono ormai almeno il 15% della popolazione dei piccoli paesi (vedi "Morsanometro: quanto incide Facebook nei nostri paesi?"). Quanto poi incidano sulle scelte elettorali è da verificare. Di certo sono uno strumento cui sempre meno si può prescindere.

Piazze piene urne vuote è il detto di sempre. Social pieni urne vuote, o no?

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