lunedì 30 marzo 2015

Panico nel Paese Vicino: "galera per chi mangia coniglio" è la proposta di un esponente politico nazionale

La proposta è contentuta negli articoli della stampa sul tono di questo: Animali, proposta della Brambilla: «Carcere per chi mangia coniglio in Italia».

Nella proposta di legge sta scritto: "chiunque allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni» rischia da quattro mesi a due anni di carcere e una multa da 1.000 a 5mila euro per ciascun animale".

Non sta a noi criticare cagate legislative (non siamo nè giuristi nè gastroenterologi), però possiamo godere al pensiero che a maggio arrivino centinaia di Carabinieri nel Paese Vicino e arrestino tutti quanti con l'accusa di "mangiamento di coniglio". 

Se si può fare uno sgarbo al Paese Vicino lo si fa volentieri pertanto qui siam tutti a sostegno della proposta di legge della prof.ssa Brambilla! Forza Maria Vittoria!

Un animale tenerissimo, specie con le patate arrosto 

Vedi anche:





domenica 29 marzo 2015

Carnia Infelix: società montana nel dramma, che sta succedendo lassù?

Oggi si legge che chiude anche l'unico cinema rimasto in Carnia a Tolmezzo ("Carnia senza megaschermo: chiude anche l’ultimo cinema"), da un po' di mesi si legge dello scandalo Coopca ("Insieme ai dipendenti si mobilita la Carnia", "La vendita “a pezzi” della Coopca terrorizza la Carnia: «E’ in gioco il futuro»"), si leggono sempre più notizie che riguardano la crescita del disagio che si manifesta attraverso l'aumento del consumo (e traffico) di droga ("Droga:Polizia smantella canale spaccio tra giovani in Carnia"). Da qualche parte ci sono anche dati sull'emigrazione verso l'estero che sembra aver ripreso con livelli che da decenni non si vedevano più.

Ci sono poi storie di suicidi di cui trapelano sulla cronaca dei giornali solo i casi più eclatanti ma alla voce paesana filtrano notizie di tristi eventi dallo stesso tono e dalle stesse vallate che non figurano sulla stampa.

Uno + uno + uno... qui nella Bassa ci si chiede "ma cosa sta succedendo in Carnia"?

sabato 28 marzo 2015

Genio Commerciale Anglosassone: una voucher per una birra dopo che è passato il personaggio


"The Swan" (il cigno) è un bellissimo pub sul Tamigi alle porte di Londra. Da lì ci arriva una drammatica testimonianza del genio commerciale anglosassone.

Caso vuole che il cancelliere dello scacchiere (Chancellor of the Exchequer) ovvero il ministro dell'Economia britannico George Osborn, sia passato di lì per una pinta qualche giorno fa. Prontamente il barista ha fatto una foto e che cos'ha pensato? Visto che esiste una mailing list degli affezionati clienti, ha spedito a tutti la mail con la foto e ne ha approfittato per farne una voucher: "se venite in bar con questa foto stampata oppure con la foto sul vostro cellulare entro i prossimi 7 giorni, vi diamo una birra gratis"

Anche a Morsano si potrebbe copiare lo stesso principio: per prima cosa le osterie potrebbero avere delle mailing list di chi vuole essere aggiornato su quello che succede in bar (nuovi menù, concerti, offerte promozionali ecc.) e secondariamente, chi riceve una mail con una foto particolare può venire in bar stampando quell'immagine e avere un omaggio.

Non cambierà le sorti del mondo ma è un modo per portar gente e coinvolgere fi più i clienti.

In UK lo fanno. 

PS il morsanese che ci ha mandato questa testimonianza di pace e corcordia s'è bevuto una birra gratis alla nostra salute (e ne ha poi ordinate altre 3)

giovedì 26 marzo 2015

Spritz Education: tutti i morsanesi all'università... ma ne vale la pena?



L'Economist questa settimana apre con una copertina che recita così "Tutti vanno all'università, ne vale la pena?"

Il punto è che quello che paga è la diversificazione dalla massa dei propri coetanei. Se alcune decadi fa essere uno dei due o tre laureati del paese ti dava una forte differenziazione, oggi essere uno dei cinquanta laureati morsanesi non ti cambia la vita. Anzi, per contro essere uno dei due o tre falegnami dell'intera zona cambia vita in meglio come la cambia in meglio essere uno dei pochi idraulici specializzati o uno dei pochi muratori di fino o uno dei pochi fresatori su macchine a controllo numerico o uno dei pochi saldatori di precisione e così via. 

Confrontare un laureato di oggi con un muratore di una generazione prima non ha significato. La morale della favola è che si deve fare sempre qualcosa di diverso dai propri coetanei e possibilmente eccellere nel farlo. 

Così il bar si è diviso tra 
- chi ritiene che la cultura universitaria apra la mente ad una varietà di possibilità e incrementi l'autostima delle persone perchè non si sentono delle capre ignoranti (anche quando per la verità non lo sono);
- e chi ritiene che tutti laureati equivale a nessun laureato ovvero tutti incapaci allo stesso modo di fare lavori manuali o di pensare in maniera alternativa oltre a bruciarsi la gioventù sui libri invece di impratichirsi nella scuola della vita

...e con mutate aspettative, il dibattito continua

mercoledì 25 marzo 2015

Previsioni di crescita dell'Italia 2015-2020: la popolazione sa queste cose?


La domanda che a Morsano tutti si fanno è: com'è che quando c'è una crescita economica l'Italia cresce meno degli altri paesi e quando c'è un rallentamento l'Italia rallenta più degli altri paesi?

Uno dei mali di chi fa politica in Italia è che non cita mai numeri e non sa neppure quali siano i numeri importanti (nella tabella i dati di crescita del PIL reale).

La popolazione generale ovviamente non è meglio e da parte di chi siede nelle stanze dei bottoni, si aspetta un buon eloquio e la battuta sagace piuttosto che l'abilità di dire in faccia cosa va male e cosa c'è da fare (cioè tagliare drasticamente).

Mentre si discute di timida ripresa, ripresuccia, tesoretti e cazzatine varie, i dati, inesorabili come sanno essere, ci dicono una parola sola: merda. E pure continuata.

La Morsano che osserva, tace e ricorda a tutti che chi visse sperando morì cagando.

martedì 24 marzo 2015

Numeri Utili: nuova emigrazione friulana verso l'estero (2014)

Una volta era così, con la valigia di cartone...
Ci informa il Messaggero veneto nell'articolo del 24 marzo 2015 dal titolo "Lavoro, la fuga dei giovani dal Fvg" che nel 2014, in base all'entità della neo emigrazione dalla regione, è come se si fosse svuotato un paese di medie dimensioni (5 mila abitanti).








I numeri:

- Nel 2014 si è raggiunto l'apice di espatri da otto anni a questa parte, con 101 mila italiani, per lo più giovani, che han lasciato il Paese per un’altra destinazione

- 30mila hanno scelto mete fuori dall'Europa: Asia, Australia, America settentrionale o meridionale.

- Dal Friuli Venezia Giulia è emigrato il 5% della quota nazionale, ovvero 4 mila 831 persone. Il che fa specie se si pensa che il Friuli VG con 1.2 milioni di abitanti rappresenta solo il 2% della popolazione italiana. Insomma, la migrazione dal Friuli VG ha un tasso maggiore alla media. Come ai vecchi tempi.

- Dai 99 mila 971 migranti italiani del 2006, ai 69 mila 283 dell’anno successivo, ai 76 mila 88 del 2008, ai 68 mila 609 del 2009, sino ad arrivare alla punta più bassa dei 60 mila 522 toccata nel 2010.

- Dal 2010 in poi l'esodo è tornato a crescere fino a che siamo arrivati ad un numero di italiani residenti all'estero pari a oltre 4,6 milioni (l’8 per cento dell’intera popolazione in Italia).

- Dal 2004 al 2014 in Italia sono arrivati 3 milioni 380 mila stranieri ma le "uscite" verso l'estero da parte degli italiani hanno superato gli ingressi.

- Sul fronte rimpatri vs espatri di italiani, dal 2011 la tendenza si è invertita con 31.500 rimpatri contro 50 mila espatri con destinazione Germania, Svizzera e Regno Unito in particolare.

- L'emigrazione è sempre più intellettuale con nel 2011 ben il 27.6% di laureati (contro un 11.9% nel 2002). Tra i laureati la prima scelta cade su Londra e il Regno Unito (la sola Morsano oggi ne ha ben 3 lassù) dove va l’11,9%, seguito da Svizzera (11,8 per cento), Germania (11 per cento) e Francia (9,5 per cento).

- La quota di espatriati con titolo fino alla licenza media passa dal 51 per cento del 2002 al 37,9 per cento attuale.

Se questo non è un segno del Declino italiano...


...oggi un po' più così. Ma sempre di valigie si tratta.

Numeri Utili: Differenza di genere in Italia: bene per scolarizzazione e salute, male per economia e politica

Numeri Utili: Abusi Sessuali (anche verbali) in Europa (2014)



Risulta interessante questa cartina dove si mostra come i paesi con il maggior tasso di abusi sessuali siano i paesi nordici seguiti dai paesi dell'Europa centrale. Non conosciamo la metodologia nè le definizioni usate per categorizzare "sexual arrassment". Secondo il linguaggio comune si tratta di abusi sessuali sia fisici che verbali (apprezzamenti allusivi o altro). Potrebbe essere che basta poco nei paesi esteri per beccarsi una denuncia per abuso mentre in italia la soglia di tolleranza sia molto più alta. Oppure che in effetti questa sia la patria del self control e del decoro nelle relazioni extra personali.

Noi propendiamo per la prima ipotesi. Lies, damn lies and statistics...

lunedì 23 marzo 2015

Orti Paesani per tutti: con un tutor per avviarli

Chissà se un giorno vedremo degli orti per tutti anche a Morsano. Molti vivono in paese chiusi in piccoli appartamenti senza un pezzo di terra. Viviamo nominalmente in campagna ma per tantissimi il paese è solo un'appendice più economica della tipica vita da internati in quattro mura senza giardino e neppure un metro quadro di terra. Forse col tempo si ristabiliranno quelli che erano i "comunali" e saranno frazionati tra piccoli hobbisti paesani. La cosa non è nuova e funziona in tanti paesti stranieri (anche a Londra per esempio, la comunità italiana pullula di piccoli ortocultori). Lavorare un minimo la terra tiene lontani i malanni psicologici dovuti allo stress e povertà di fatto. Un cetriolo prodotto da te vale più di una seduta dallo psicologo.

domenica 22 marzo 2015

Per l'Economist, la Birra Moretti è la birra dell'Italia


Per una volta una buona notizia per l'orgoglio friulano: l'Economist, mappado le birre nazionali più rappresentative, ha indicato in corrispondenza dell'Italia la Birra Moretti.

Come sappiamo è una birra che sebbene oggi sia prodotta a Bergamo, nacque in Friuli, a Udine e per molti decenni è stata la birra simbolo della nostra regione.

Per una volta qualcosa di friulano finisce col rappresentare tutta la nazione.



Soliz Sotans: il Friuli Venezia Giulia ripreso con drone manca in pieno le Risorgive e il Biotopo

Di solito "Soliz Sotans" si riferisce ai friulani in generale. Questa volta si riferisce a noi Morsanesi e in genere a tutti i friulani della Bassa, fatta di zanzare, moscerini, serpi e bestie feroci immerse nelle paludi di risorgiva.

Per quanto il Biotopo sia una figata scientifica per addetti ai lavori e per noi non addetti sia solo un ricettacolo di zanzare (preistoriche, ma sempre zanzare restano), nelle rassegne turistiche di primo piano viene pisciato completamente.

Da un lato questo va bene perchè non avremmo milioni di turisti a pascolare tra i nostri campi di mais, dall'altro però urta la nostra sensibilità.

Così, il bellissimo video del Friuli VG visto dall'alto, si ritrova senza Biotopo e Risorgive.

Clicca qui per il video


Slot machine, 5 sindaci riducono gli orari di gioco

venerdì 20 marzo 2015

Nasce la Pro-Loculo Paesana


Il nome: gennaio viene prima di ogni altro mese, come i morsanici che son sempre avanti

Il simbolo: per la pace nel mondo, abbattiamo la fonte di ogni campanilismo

Felici, sebbene Furlans. Morsano bilancia geografica tra quelli del "festa tutto l'anno" e quelli di lá

Ne da' notizia il Corriere della Sera in "iHappy: la mappa della felicità in Italia, provincia per provincia" che Udine é 38ma su 110 province in Italia nella Classifica della Felicitá.

Volendo si puó anche scaricare l’eBook gratuito di iHappy 2014 con i dati.
A Morsano, che degnamente rappresenta le tendenze della provincia (e pure le tendenze provinciali) c'é meraviglia in quanto i Friulani sono notoriamente un popolo tendente alla tristezza e rassegnazione di fronte alla vita.

In fin dei conti essere nella metá alta della classifica fa piacere anche se Trieste é allo stesso livello ed ogni friulano che si rispetti si sarebbe aspettato di vedere i triestini piú... felici.

Lascia perplessi la tristezza di Pordenone che si classifica come una tra le provincie piú tristi assieme alla pianura Padana. Che sia la crisi o per paradosso, la ricchezza maggiore di questa pianura che non fa godere la vita o le piccole cose della vita?

Morsano si interroga pure su chi sia il paese piú felice del vicinato e quello piú infelice. Come sempre la forza sta nel mezzo e i morsanici si percepiscono come il giusto bilanciamento tra i gaudenti gonaresi, dove si fa sempre festa e ci sono 28 sagre annuali e 355 bar sempre pieni e l'altro paese, quello dall'altra parte, dove non c'e' obiettivamente nulla di che gioire e di questo si dá atto ai suoi disperati abitanti che per rispetto della loro condizione di dramma, non menzioniamo mai.

lunedì 16 marzo 2015

Chiude la Storica "Ostarie di Alme" a Blessano - un pezzo di Friuli Storico che se ne va


Dal sito dell'Ente Friuli nel Mondo:

OGGI HA CHIUSO LA STORICA OSTERIA DI SIORE ALME A BLESSANO DI BASILIANO, UN CJANTON DI VECJO FRIÛL

Da un post del 2012 dell'Ente Friuli nel Mondo

OGGI VI PORTIAMO A BLESSANO DI BASILIANO, DOVE IL TEMPO SI E' FERMATO....
Entrando nell’osteria Là di Alme, a pochi passi dal centro di Blessano, vi accorgerete che, da queste parti, il tempo può davvero fermare la sua corsa. Al numero due di via Col di Lana l’inconfondibile insegna ‘Sali e Tabacchi’ vi aiuterà a riconoscere un edificio altrimenti anonimo; aggirandolo, vi ritroverete nel giardino interno di una corte, dal quale potrete accedere a questo locale che, caso unico nella nostra regione, si conserva identico all’epoca della sua costruzione, datata nella prima metà del 1800, e dove, a servirvi l’immancabile tai di vin (il calice di vino), sarà la proprietaria, Alme, al secolo Alma D’Agostini, classe 1923.
In origine casa colonica, ottimo esempio della tipica architettura spontanea friulana, l’osteria divenne tale grazie al bisnonno di Alma che, nel 1880, adibì le salette del piano terra a pubblica mescita e tabaccheria e, fino al secondo dopoguerra, anche a bottega. Il locale mantiene il sapore genuino delle spartane osterie di una volta, con i soffitti bassi, i muri freddi, il bancone originale del primo ’900 e un grande fogolâr aperto, con tanto di alare in ferro battuto al centro, risalente alla metà del ’700. Ma la vera protagonista del luogo è lei, Alma, con il fazzoletto in testa e lo spirito di una ragazzina, che vi servirà un bicchiere di vino alla sua personalissima maniera, ovvero scendendo le scale a ogni ordinazione, per raggiungere la cantina e spillare direttamente dalla botte il prezioso liquido. Guai, però, a ordinare troppi bicchieri: perché lei, Alma, ci tiene alla salute dei suoi clienti e, dopo il secondo, già vi consiglierà la gazzosa… Meglio, allora, varcare la soglia di questa specie di macchina del tempo con l’intento di rilassarvi, rallentando i ritmi della corsa cittadina, tra quattro chiacchiere con i ‘saggi’ locali e un’agguerrita partita a briscola.

domenica 15 marzo 2015

Spritz Mall: E’ finito il boom degli ipermercati. Quali conseguenze per Morsano e per i Morsanesi?

Nel post del febbraio 2011 "Spritz Retail: i Centri Commerciali in Friuli. Pochi, Giusti o Troppi?" si discuteva se i centri commerciali del Friuli Venezia Giulia fossero troppi o meno.

Nel post si leggeva:

"in Friuli di centri commerciali su popolazione, ce ne siano di piú della media nazionale e che la situazione sia di saturazione del mercato. La conseguenza é che si sospetta che questi centri commerciali, in media, rendano meno dei centri commerciali in altre zone d'Italia".

L'ipotesi sembrerebbe avvalorata dall'articolo di oggi del Messaggero Veneto "E’ finito il boom degli ipermercati: negozi vuoti, ampliamenti sospesi" Fvg al vertice in Italia per spazi commerciali e così la crisi ha investito anche la grande distribuzione. Stoppata l’espansione dell’Ikea a Villesse. La Regione: col nuovo piano, ci sarà un cambio di passo"

Nel frattempo si sta ampliando il centro commerciale ai Rizzi e lo Stadio Friuli pure si amplia con spazi da utilizzare tutti i giorni della settimana con alcuni servizi ed offerte che potrebbero aggiungersi al grande spettro delle offerte tipiche di un centro commerciale.

Morsano ha comunque tenuto il botto della concorrenza degli ipermercati mantenendo pressochè intatta la sua base commerciale. Base essenzialmente di nicchia ma che vive servendo la clientela localissima oppure specializzandosi in nicchie comunque profittevoli.

I morsanesi si sono abituati a prendere l'auto ed andare nei grossi centri per le loro spese di articoli particolari (es. articoli sportivi).

Così il dibattito s'è diviso tra
- chi ritiene che era invitabile che i grossi centri commerciali sentissero una crisi sia di settore (ad esempio negli USA il modello dei grossi centri alla "Wall Mart" è in discussione e in UK Tesco ha subito forti ridimensionamenti) che economica prolungata che ha contratto i consumi. Inoltre sempre più il consumatore medio predilige il chilometro zero e le offerte locali, per lo più sotto la spinta di direzioni salutiste (es. privilegio per la frutta e verdura di stagione e locale). Pertanto siamo semplicemente arrivati all'epilogo dell'espansione di questi centri ed il futuro sarà più roseo per il commercio specializzato e di paese

- e chi ritiene che questa sia solo una battuta d'arresto temporanea e che i centri commerciali continueranno ad avere un ruolo di traino della vendita al dettaglio in assenza di modelli alternativi credibili

...e lo shopping continua dibattendo

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Vedi anche:

Notizie che ispirano: Auto Elettrica Comunale (a Pavia di Udine)

Arriva da Pavia di Udine una notizia verde:

PAVIA DI UDINE

Auto elettrica e stazione di ricarica in Comune

La “colonnina” di rifornimento, in piazza Julia (municipio), è a disposizione di tutti



Vedi anche: "Comune, operazione “trasporti puliti”. Pavia di Udine elimina l’auto tradizionale e ne prende una elettrica con stazione di ricarica. Meno costi e più ecologia.

sabato 14 marzo 2015

Sempre a proposito dei fondi "comunali"


Su tema se n'é parlato qui: "Fuga in campagna, la sfida dei nuovi contadini", e qui Morsano Neo-Rural: e se chi esce dal mercato del lavoro potesse lavorare in Kibbutz Paesano?.

Vedi anche: «Agricoltura biologica dove c’era la polveriera»

Avere un'altra "shance"?

Nel bigliettino abbandonato assieme ad altri rifiuti nel parco ha scritto "SHANCE" però non si scrive così... capra! 




Vandalismo: il vetro spaccato negli spogliatoi del tennis solleva molti interrogativi





La sera di sabato 13 marzo 2015 qualche balordo ha sfasciato un vetro degli spogliatoi del Tennis. Molti giovani han problemi personali che scaricano sulla società. 

Ma esattamente perchè lo fanno?

Numeri Utili: lo status degli Insegnanti in Italia (2013) - GLOBAL TEACHER STATUS INDEX

La Varkey GEMS Foundation è un'organizzazione non profit che ha pubblicato uno studio sulla condizione degli insegnanti in diverse nazioni.

Lo studio è disponibile qui: 2013 GLOBAL TEACHER STATUS INDEX

In via esemplificativa, il grafico qui sotto mostra come sono considerati gli insegnanti in diverse società nazionali.



Il salario non è direttamente indicativo di una buona performance anche perchè dovrebbe essere parametrato al costo della vista però è interessante comparare nazioni simili a l'Italia tra loro. 

venerdì 13 marzo 2015

La Parola allo Chef Riccardo: Flan di Broccoli e Fonduta al Montasio


Morsanesi Azionisti di Banche non Quotate? Il servizio di Striscia la Notizia



Il 10 marzo 2015 é andato in onda in Italia un servizio di Moreno Morello sul tema delle "Azioni non Quotate".

Si tratta di un tema molto caro ai morsanesi in quanto tanti sono soci, quindi hanno quote azionarie, di Banche Popolari.

Il servizio si riferiva ad una Banca la cui sede si può scorgere nel retro dell'inviato di Striscia (il quale per altro non nomina mai il nome della Banca salvo menzionare che la stessa aveva declinato di farsi intervistare).

Avere azioni di banche private ed esserne quindi soci non è nulla di male, e ci mancherebbe. Il problema è quando queste azioni non si possono rivendere e quindi ci si ritrova con in mano solo dei fogli di carta attestanti la proprietà di azioni ma... non con i soldi investiti nelle azioni.

A livello generale, il problema con questo tipo di investimenti sono essenzialmente:
- conflitto di interessi nella determinazione del valore delle azioni non quotate. Di fatto lo decide chi ha già le azioni ovvero l'assemblea dei soci. Vero che ci sono le stime di esperti esterni ma il caso vuole che generalmente siano stime generose che vacillano con parametri di confronto con banche quotate in borsa. In pratica, stringi stringi, con criteri di mercato le azioni varrebbero molto meno.    
- messe alle strette dagli organi di controllo sui criteri di patrimonializzazioni, livelli di incagli, sofferenze ecc. ecc. le banche si vedono di fatto costrette a non liquidare gli azionisti trovando mille scuse 

Ora arriva pure il decreto legge sul governo societario delle banche popolari che stabilesce che le dieci più grandi dovranno dire addio al “voto capitario” (una testa un voto) e diventare società per azioni.

Non solo, nel decreto si prevede che "la Banca d’Italia, in deroga a norme di legge, potrà impedire ai soci di uscire dal capitale e farsi rimborsare il valore delle quote".

Se si chiedono lumi ai direttori di filiale in zona, la spiegazione è ovviamente vaga e si basa su filoni di comunicazione abbastanza consolidati: 
1) dire che è sono i grossi gruppi editoriali che fanno campagna mediatica contro le Banche Popolari perchè questi gruppi sono la longa manus delle Grandi Banche; 
2) dire che è colpa della Banca Centrale Europea e dei suoi inutilmente severi oltre che erronei parametri di controllo che penalizzano le piccole Banche del Territorio; 
3) chiosare con un "sarete voi soci a valutare cosa fare alla prossima assemblea dei soci"  

Tra i morsanesi che son soci di Banche Popolari c'è nervosismo.   


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Vedi anche:

giovedì 12 marzo 2015

Numeri Utili: consulenze della Pubblica Amministrazione per Provincia (2014)


Ci informa l'Istituto "Bruno Leoni" in una infografica su "wikispesa"che le spese in consulenze della pubblica amministrazione ammontano a quasi 2 miliardi di Euro ed è distribuita su base geografica con una netta differenza tra diverse zone d'Italia.

Nel testo di Wikispesa si può leggere anche il capitolo intitolato "Clientelismi, incroci familiari e talvolta "extraconiugali".

martedì 10 marzo 2015

Spritz Demography: perchè la popolazione diminuisce?

Su Semide si trova la tabella con la diminuzione della popolazione nei comuni che circondano Morsano di Strada. I dati si riferiscono al 2013.

L'entità amministrativa sia più geograficamente vicina al nostro paese che più invisa al medesimo, registra il minor numero di fughe.

Parebbe che essenzialmente siano stati i cittadini stranieri ad essere andati (12 unità) contro l'arrivo di solo 2 cittadini.



Interessante vedere il trend di medio periodo sulla base dei dati pubblicati anche qui sabato 11 febbraio 2012:
In pratica il comune che perde meno abitanti è Mortegliano (più vicino a Udine, servito da corriere frequenti verso il capoluogo, ha un servizio taxi e tutti i maggiori servizi paesani). Quello che ne perde di più è Lestizza.

Resta che qui gli abitanti stanno diminuendo ed è un trend di lungo periodo.

Al che il bar ha aperto le danze:

- da un lato chi sostiene che 1) il naturale calo demografico si fa sentire. 2) Qui non c'è lavoro, c'è una crisi prolungata e quindi se uno straniero viene per lavorare non fa un buon affare e a rigor di logica, è ovvio che i migranti economici sono i primi ad andarsene. Al contempo non ne arrivano di nuovi vista, appunto, la mancanza di lavoro. Di solito si tratta di migrazione economica per mansioni di base e quindi più esposte a shock assimetrici (cioè sfiga economica). 3) La migrazione dei richiedenti asilo si concentra dove le autorità decidono debba concentrarsi mentre la migrazione economica va dove ci sono le aziende che assumono. Quindi, qui non ci sono nè aziende che assumono nè i prefetti han disposto l'accoglienza di chi richiede asilo, ergo zero migranti che arrivano. Poi c'è una emigrazione italiana nascosta: cioè i giovani che vanno all'estero e non si iscrivono all'AIRE o comunque non spostano la residenza. A spanne ce ne sono almeno una quindicina per comune.

- dall'altro lato chi ritiene che c'è meno calo demografico nei comuni che son più competitivi sul lato dell'offerta di servizi (pubblici e privati) e delle unità abitative.

...e il dibattito continua

sabato 7 marzo 2015

Numeri Utili: allo Stato costa più uno studente della Scuola Pubblica o della Scuola Privata?

«Caro Renzi, basta soldi pubblici alle scuole private» il deputato Cinque Stelle e membro dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio Riccardo Fraccaro: «Classi pollaio e bagni senza carta igienica. Lo Stato pensi prima ai suoi istituti» così l'articolo titola in merito alla posizione del debutato 5 stelle sui finanziamenti alla scuola pubblica.

«La scuola privata non deve rappresentare un onere per lo Stato». Cita l’articolo 33 della Costituzione.

Ma che cos'è un onere per lo Stato?

Qui si dovrebbe parlare di numeri ma nessuno li ha questi numeri o li vuole citare.

Parebbe che il costo di uno studente della Scuola Privata per lo Stato sia circa 3.000 euro.

Quant'è l'equivalente di spesa pubblica che va per ogni studente della Scuola Pubblica? Buio persto sui numeri.

Sapete perchè?

Perchè è verosimile che si scopra che uno studente della Scuola Pubblica allo Stato in media costi di più.

Quindi, la scuola privata non rappresenta un onere bensì un risparmio di spesa!

Il fatto è che qui entra in gioco la visione ideologica del mondo che nulla ha a che vedere con "onere e spesa dello Stato". Anzi.

PS I dipendenti pubblici della scuola sono circa 1 milione di cui 800mila insegnanti. Il che rappresenta circa un terzo dei dipendenti pubblici.

Secondo quanto dice il blog OpenBlog in "Spesa pubblica per la scuola? Italia fra le peggiori in Europa", il Bel Paese investe il 4,2% del proprio Pil in istruzione pubblica. Il che significa che su un pIL di circa 1.800 miliardi di euro, la spesa per l'istruzione è 76 miliardi. 



Se includiamo solo la scuola dell'obbligo dai 6 ai 18 anni, gli studenti sono oltre 7.4 milioni. Nella spesa per "istruzione al 4.2% del PIL" non ci è dato sapere se sia inclusa pure l'università. Assumiamo lo sia, percui, se aggiungiamo le classi di età tra 19 e 24 allora la popolazione studentesca è di oltre 11.5 milioni. Ovvio che l'università costa di più ma proviamo a fare il conto:

76 miliardi diviso 11.4 milioni di studenti = 6.700 Euro a testa

Il che farebbe pensare che se per la scuola privata, lo Stato concede contributi alle scuole paritarie pari a 3.000 euro a studente, allora allo Stato uno stedente nella scuola pubblica costa mediamente il doppio di quanto gli costi uno studente nella scuola privata.

I dati sono sporchi perchè dovremmo togliere dal conto sia le università che il numero di studenti delle scuole private. Ma son informazioni che non abbiamo.

Tuttavia, il succo è che come tendenza allo Stato conviene sussidiarizzare le scuole private perchè così gli studenti allo Stato medesimo costano significativamente meno.

mercoledì 4 marzo 2015

Numeri utili: Elicottero di Stato quanto costano le ore di volo?

Informa Libero sui costi dei Voli di Stato ed in particolare quanto si spende per l'Elicottero di Stato: "Elicottero di Stato, quanto spende per i voli".

  • Ad oggi, marzo 2015, il Fatto Quotidiano ha calcolato che i ministri e il premier dal giorno dall'insediamento fino al 31 dicembre hanno voltato per ben 6mila ore con un costo stimato di 50 milioni di euro. 
  • Una cifra che è tre volte superiore rispetto a quella spesa dall'esecutivo di Enrico Letta che negli otto mesi del 2013 in cui ha governato si è fermato a 1877 ore di volo.
  • Nel 2010, giusto per fare un confronto , furono 7000
  • 6000 ore di volo vuol dire un costo che si aggira attorno ai 50 milioni di euro ogni anno, e solo un quarto viene pagato dalla presidenza del Consiglio all'Aeronautica nei tempi stabiliti.

martedì 3 marzo 2015

"Kibbutz Paesano": agricoltura biologica per tutti - Altro esempio di proposta che arriva da Codroipo

Continuano le segnalazioni sull'idea di creare degli spazi agricoli popolari in ogni paese per dar qualcosa da fare ai disoccupati o a chi voglia cambiare vita in maniera permanente o semplicemente temporanea (come terapia contro lo stress o patologie particolari).

Su tema se n'é parlato qui: "Fuga in campagna, la sfida dei nuovi contadini", e qui Morsano Neo-Rural: e se chi esce dal mercato del lavoro potesse lavorare in Kibbutz Paesano?.

Il 1 marzo 2015, sulla stampa é apparsa una proposta simile in merito alla dismissione di alcune caserme: "I costosi "tesori" di Codroipo. Tanti edifici ereditati sono abbandonati". Nella proposta si legge:

"Addio Sunsplash, si pensa agli orti urbani"
(di Cristian Rigo e Viviana Zamarian):

Agricoltura biologica e orti urbani da destinare ai giovani senza terra nell’area dell’ex polveriera Coseat Brunner. È questa la proposta che il perito agrario Graziano Ganzit ha lanciato all’amministrazione comunale. Proposta di cui si era fatto portavoce già alcuni anni fa quando si era opposto all’idea dell’allora giunta Boem di utilizzarla per ospitare grandi eventi: la Regione voleva infatti utilizzare come nuova sede del Sunsplash.

«Dando una parte di questa terra ai giovani che non ce l’hanno – afferma Ganzit –, si verrebbero a creare delle opportunità di lavoro oltre alla possibilità di ospitare soggetti deboli o magari richiedenti asilo, che così potrebbero imparare a lavorare la terra e diventare davvero autosufficienti. Nel mezzo, una decina di ettari rimarrebbe area tutelata come parco o polmone verde». 

Vedi anche: «Agricoltura biologica dove c’era la polveriera»


lunedì 2 marzo 2015

Morsanese dell'Anno 2014: and the winner is...

Gli eventi salienti di Morsano di Strada nel 2014 sono qui nel Blog degli eventi.


- ASD Morsan che a soli quattro anni dalla costituzione della società centra tre promozioni consecutive
- L'Associazione Ricreativa per continuare a mietere successi ed attenzione
- Faustino Budai presidente factotum dell'ASD "I croz" che ha fatto ripartire le attività nel parco per ragazzi e adulti appassionati di tennis e non solo.
- Fiocco Boys che nascono ufficialmente come ASD nel 2013 e continuano ad incassare successi di partecipazione ai loro tornei
- Il Circolo Culturale Le Risultive che porta a Morsano un artista di primissimo piano, Arrigo Poz, per le lezioni di pittura ai suoi soci,inoltre si fa promotore di un gran numero di conferenze organizzate, dalle serate sanitarie a quelle tematiche oltre ai corsi di inglese, di computer e di pittura per adulti.
- Lis Mascaris che sfilano anche in TV (Lis Mascaris Sfilano a Telefriuli - Martedì 25 Febbraio 2014)
- Gabriella Pacco che fa il pieno nella presentazione del suo secondo libro di poesie "Fiori di Mango" nel Dicembre 2014
- Il Minto, Giovanni Sicuro che espone a New York nel Settembre 2014 oltre che ad aver ricreato la
corona del Crocefisso di Cividale (Mostra "Il Crocifisso di Cividale e la scultura lignea nel Patriarcato di Aquileia al tempo di Pellegrino II (secoli XII-XIII)" 12 luglio-12 ottobre 2014) e ad
aver vinto a MineralArt di Monaco (Il Minto vince alla mostra-concorso "mineralART2014" di Monaco di Baviera - 8 marzo 2014)
- Mauro Paviotti che ha l'onore di avere 6 sue foto esposte in maniera permanente al Consolato
Generale di Londra (Paviottiphoto: Sei Opere Esposte al Consolato Generale di Londra - 21 Ottobre
2014) ed esposto a Motta di Livenza in una personale (Paviottiphoto: Mostra fotografica "I Nuovi Guardiani" a Motta di Livenza - 7 Giugno 2014)
- Ivan Petrucco che alle elezioni comunali del 2014 fa il pieno di preferenze davanti a tutti i candidati.


And the winner is...
Faustino e i ragazzi dopo una partita di pallanuoto a Lignano
Faustino Budai fa da volano per la ripresa delle attività tennistiche in paese in particolare per i ragazzi organizzando con energia corsi e tornei. Faustino è l'anima dell'ASD Tennis Riuniti "I Croz" che ha rimesso in corsa il campo di tennis di Morsano catalizzando l'attenzione di molti volontari che nel corso del 2014 hanno raccolto fondi per interventi di manutenzione e per i nuovi fari ai LED. Faustino si presta ad aiutare anche attività avviate all'interno del comune come il suo contributo come istruttore di nuoto all'estate ragazzi oltre a stimolare le attività motorie e la partecipazione a manifestazioni con i ragazzi anche su base internazionale come i tornei amichevoli di pallanuoto. 

Nominati speciali: 

- Il Minto per i successi e riconoscimenti ottenuti nel 2014 oltre che al premio comunale "Armeria 2014"

- Arrigo Poz, alla memoria, che prima di lasciarci ha tenuto per due anni corsi di pittura a Morsano,
sotto l'egida del Circolo Culturale "Le Risultive" ed ha poi realizzato la vetrata e la pala nella cappella del cimitero di Castions (Inaugurata la Vetrata e la Pala di Arrigo Poz presso la Cappella di Castions di Strada).     

Congratulazioni a tutti i vincitori ed ai nominati.

domenica 1 marzo 2015

Pompini con Ingoio: trovata la soluzione per la pulizia del parco

Ma che cos'è il genio? Fantasia, creatività, cogliere l'attimo giusto. Così la Morsano geniale ha capito come far smettere di sporcare il suolo pubblico alle ragazze che vanno nel retro del Polinfunzionale a fumare, gettando poi le copiose le cicche per terra. Oltre a lattine e cartacce varie.

Al momento tocca pulire ogni santo sabato e spiace constatare che siano appunto delle giovani ragazze che per lo più sporchino.

Al che l'idea geniale: e se invece di fumare si dedicassero alla fellatio dei loro coetanei?

Di più, se invece di usare preservativi, che poi finirebbero per terra assieme alle cicche, concludessero il tutto a mo di sgroppino per digerire? Tutto giù e pobon.

I vantaggi sarebbero molteplici:
- non avrebbero tempo per fumare, che nuoce gravemente alla salute
- non produrebbero mozziconi, quindi zero impatto ambientale
- raffinerebbero la tecnica ed oltre ad essere del pompinare in senso figurato lo diventerebbero in senso letterale (e noi siamo a favore dell'istruzione letteraria)
- i ragazzi affievolirebbero la loro aggressività e non scriverebbero più sui muri "viva la figa" o "fammi un pompino"
- nessuno di loro scaricherebbe la propria frustrazione rompendo i vetri delle finestre del polifunzionale

Un pompino geniale almeno quanto l'idea!









Link utili: Galateo del pompino: ovvero 10 regole per viverlo al meglio

Stranieri in Patria: quando anche i Morsanesi erano profughi (Ottobre 1917- Novembre 1918)

"Corso “Franz Josef”: testa a testa su internet" nel sondaggio del Messaggero Veneto “austriacanti” ancora in testa, ma di poco Molti comunque concordano sulla necessità di ricordare i quattro secoli asburgici.

Così il giornale locale del Friuli, il Messaggero Veneto.

Tra gli Italiani praticamente nessuno conosce le vicende storiche del Friuli e le sue vicende legate alla vicinanza con l'Austria. Il Friuli Venezia Giulia ha solo 1.2 milioni di abitanti (il 2% della popolazione italiana) e non fa notizia. 

Nel Centenario della Grande Guerra si parla un po' di più delle battaglie sul Carso e delle vicende belliche sulle montagne dal Matajur (sopra Cividale dove arrivò l'allora tenente Rommel) su fino a Plezzo (oggi in Slovenia e si chiama Bovec) quindi Caporetto (sempre in Slovenia e si chiama Kobarid) passando per la Carnia con il Pal Piccolo e i fucilati di Cercivento, fino ad arrivare al Peralba (sul confine con il Veneto).


Si inizia pure a parlare dell'occupazione del Friuli dopo la rotta di Caporetto, delle violenze (incluse le migliaia di "stupri di guerra"), dell'internamento nei campi di prigionia in Austria e Moravia dei civili friulani, dei circa 200mila profughi che da tutto il Friuli (quindi anche da quello che già nel 1914 era parte del Regno d'Italia) scapparono oltre il Piave abbandonando tutto alla rapacità degli occupanti Austroungarici.

Da parte Italiana, i Friulani erano guardati con sospetto se rimanevano nei territori occupati (tacciati di essere austriacanti, traditori e spie) e ugualmente con sospetto se partivano da profughi (vigliacchi che abbandonavano la loro terra al nemico). 

Una porzione di Friuli (e tutta l'attuale Venezia Giulia) nel luglio 1914 era sotto dominio Austroungarico con tanto di deputati del luogo che sedevano nel parlamento di Vienna. I figli ventenni di questi friulani e giuliani erano inquadrati nell'Esercito Austroungarico (generalmente nell'Imperial Regio Reggimento di Fanteria Nr. 97*) e spediti a combattere per l'Imperatore Franz Josef in terre lontane, tipicamente la Galizia, sui Carpazi, contro i russi. 

Prima cambiamo alleanze, poi gli dichiariamo Guerra

Nel maggio del 1915, con gli Austriaci che si ritirano strategicamente sulle alture del Carso (30-40 chilometri più a est dell'allora confine di Palmanova e Cervignano) arrivano i "liberatori" (o liberatori senza virgolette, a seconda della personale sensibilità di chi legge), e trovano una popolazione abbastanza divisa. Mezze famiglie avevano i loro uomini a combattere in Romania con le mostrine imperiali (volenti o nolenti eran dovuti partire), le classi nobiliari generalmente erano pro-Austria, i professionisti (avvocati, geometri, ragionieri etc) generalmente pro-Italia e la massa contadina tendenzialmente pro-Austria o indifferente. 

In Verde scuro le zone che nel 1914 erano sotto l'Austriaungheria
e che ancora oggi al Catasto mantengono il (più logico)
sistema tavolare austriaco 
Le cittadine friulane avevano più professionisti e quindi erano più vocianti sul fronte pro-Italia ma si trattava comunque di una rumorosa minoranza. I paeselli erano silenti stretti tra tradizione austriaca, indifferenza perchè per un contadino mezzadro un paron vale l'altro e il timore per i familiari che erano inquadrati in un esercito che ora era quello "nemico". 



Se non fosse per le angherie compiute dalle truppe Austroungariche dopo Caporetto (da ricordare che c'erano pure i tedeschi e truppe ungheresi, slovene, croate, bosniache), il sentimento tutt'ora esistente di nostalgia per l'Austria felix (quella che si vede nel film "Sissi" per capirci) sarebbe probabilmente condiviso dalla netta maggioranza della popolazione. D'altronde queste terre erano state sotto l'Austria dai tempi della Restaurazione e a parte la parentesi Napoleonica, pure prima nel Settecento rappresentando l'oltreconfine con cui si confrontava la Serenissima Repubblica di Venezia. Insomma, per 400 anni erano state terre imperiali austriache (e ricordiamo che l'Italia ha 150 anni di vita). 

Così, nel 2015, intitolare una via all'imperatore d'Austria Franz Josef, Francesco Giuseppe, detto Cecco Beppe (da cui deriva il nome per i tiratori scelti di "cecchino") divide perfettamente l'audience friulana e soprattutto giuliana (abitante della Venezia Giulia) come la divideva 100 anni fa.

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Vedi "L’epopea dei 35mila fanti triestini e sloveni che combatterono per l’Austria Ungheria"

*K.u.k. Infanterie Regiment Feldzeugmeister Georg Freiherr von Waldstätten Nr.97: L’Imperial Regio Reggimento di Fanteria Nr. 97 era formato da soldati di diversa nazionalità, Italiana, Slovena, Croata e altre, provenienti dalle Province meridionali dell’Impero, in particolare da Trieste, dall’Istria e dal Friuli Austriaco, ossia dal Küstenland (Litorale).

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