giovedì 1 settembre 2016

Spritz Fertility: perchè le morsanesi non fanno figli?

Facendo un'analisi spannometrica della popolazione paesana, si nota che il paese è pieno di ragazze under 30 senza figli. Anzi, la maggioranza delle under 30 non ha figli nè ha un rapporto stabile formalizzato.

Che oggi non ci si sposi più per una serie di (legittime) ragioni si può capire e prima o poi anche le leggi dello Stato si adegueranno a questa disaffezione di fatto nei confronti del matrimonio. Però, il bancone del bar si divide sull'altra questione scottante che rigurada le giovani coppie o semplicemente le giovani signore: la bassa natalità.

L'osservazione empirica evidenzia come gli immigrati, i figli li facciano, anche tre (con la signora rigorosamente casalinga e padre operaio o lavoratore saltuario), mentre lo stesso numero di figli è quasi impossibile da scorgere tra le coppie di autoctoni.

Ha fatto notizia il "Fertility Day", la campagna del ministero della Salute per invitare a far figli il prima possibile con tanto di critiche (esempio: Il Fertility day? Retrogrado, osceno e aberrante,
Polemiche sul 'Fertility Day' lanciato dal ministero della Salute: "Insulta chi non ha figli",
Il Fertility Day del ministero della Salute scatena la protesta sui social etc. etc.). E così il dibattito al bar s'è fatto pure più acceso tra:

- chi ritiene che i figli non si fanno perchè le giovani morsanesi han raggiunto un grado di emancipazione ed autonomia che le permette di decidere quando fare figli e soprattutto di realizzarsi anche senza farli o comunque di decidere autonomamente di farne pochi o uno solo, magari avanti negli anni dopo aver goduto la libertà della più lunga giovinezza concessa dal progresso tecnologico e sociale. Fare figli non è più visto come l'unico e insormontabile modo per realizzarsi come donna.

- e chi ritiene che nelle condizioni attuali non ci son incentivi a metter su famiglia e lo Stato non premia chi ha figli con servizi adeguati così o si è estremamente poveri (ISEE sotto i 10mila euro annui) per aver accesso a qualsivoglia sostegno pubblico o si deve prendere la dolorosa decisione di non far figli o farne meno di quanti se ne vorrebbero. Il caso della Francia, nazione ricca e progredita che però ha un buon tasso di natalità fa da esempio a come le politiche statali di sostegno aiutino.

...e il dibattito continua a figliare

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La campagna danese...

 

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